CAPPELLO N° 1
FARSI UN’IDEA
di Marco Ghergo
Il nostro mondo e la nostra società sono caratterizzati da una enorme complessità. Non è possibile interpretare la nostra realtà in maniera univoca o affidandosi a un foglietto delle istruzioni. La complessità, non ha una ricetta o un formulario che permetta di interpretarla. Molti e troppo diversi tra loro sono i punto di vista, le chiavi di lettura, i retaggi culturali, i vissuti personali che operano in senso alla società globale; a complicare le cose ci si mette la velocità a cui viaggiano le informazioni: nell’era di internet, le questioni divengono mutevoli in tempo breve.
Tutto questo può disorientare chiunque voglia farsi un’idea del mondo in cui vive. Come ci ha insegnato il ‘900, non esiste un’interpretazione migliore di un’altra. Non è questo il tempo delle verità preconfezionate e dei dogmi, anche perché le letture troppo rigide vanno a cozzare per forza di cose con la liquidità di una realtà tutt’altro che semplice e semplicistica.
Questo significa che dobbiamo vivere per forza di cose in balìa di una eterna incertezza, brancolando nel buio? Certo che no. Il nostro cervello è e resta un faro accesso in questo mare magnum. Occorre solo mettere in campo gli strumenti di cui disponiamo per poter interpretare il mondo. Mettendo in moto il pensiero critico, è possibile orientarsi in una realtà che di per sé potrebbe scoraggiare i più temerari. Ma come si esercita davvero il pensiero critico? Questa la prima di una lunga serie di domande. Ma avremo modo di parlarne se avrete il piacere di accompagnarci in questo viaggio. Nel frattempo continuate a farvi tante domande.