Incontro della III B bs dell’IIS Galilei – Istituto di Istruzione Superiore Jesi – con i volontari dell’associazione “Libera, nomi e numeri contro le mafie“
di Greta Campolucci
È mercoledì 23 febbraio e la III B bs insieme alla III C bs stanno partecipando ad un incontro con alcuni volontari dell’associazione “Libera, nomi e numeri contro le mafie“, iniziativa organizzata ed ospitata proprio nel nostro istituto.
Gli argomenti affrontati non possono non catturare immediatamente la nostra attenzione.
Temi estremamente attuali e sui quali troppo poco si sa e troppo poco si riflette: delitti efferati, vittime innocenti, crudeltà e, correlati con essi, la paura di parlare, l’indifferenza, l’incapacità di agire e di denunciare, l’importanza del coraggio! Quel pesante mantello che spesso rende le nostre menti miopi e assopite ha cominciato a sollevarsi. Non siamo poi così distanti da queste realtà, sono attorno a noi, spesso accanto a noi. Ma davvero non ce ne accorgiamo o preferiamo non vederle?
Le mafie, i loro tentacoli, le loro sfaccettature, la capacità di infiltrarsi e di agire in ogni tessuto sociale ed economico. È la loro imprevedibilità, è la loro crudezza a generare la paura!
È ora di scuotere le nostre coscienze di spettatori distratti. È proprio questo l’obiettivo del nostro incontro. Renderci partecipi, sensibilizzarci, invitarci ad agire. Oltre a narrare, spiegare, informare, infatti, i volontari di “Libera” ci descrivono come noi, nel nostro piccolo, potremmo attivarci, quali gesti e quali azioni potremmo compiere per aiutare e sostenere le nobili finalità dell’associazione.
Il sociologo campano Antonio D’Amore, nostro ospite, ci proietta all’interno di realtà a noi quasi sconosciute facendoci comprendere l’importanza di uno dei valori fondamentali per vivere e per sopravvivere: il coraggio. Molto spesso, infatti, esso non emerge, soppresso dalla paura. Ma che cos’è in realtà la paura?
“Stato emotivo di repulsione e di apprensione in prossimità di un vero o presunto pericolo“, riporta il dizionario. Si tratta di timore per il futuro, di mancanza di sicurezza nell’agire, in cui spesso rientrano interessi personali o tentativi di evitare situazioni spiacevoli.
La paura è un sentimento che tutti proviamo, da quella per una semplice interrogazione a quella di ritrovarsi improvvisamente privati du qualcosa o qualcuno di cui non possiamo fare a meno. Ci sono casi in cui questo stato d’animo non smette di turbare la mente delle persone, continuando a divorarla, a trasformarla e consumarla, rendendola incapace di agire.
Ma c’è bisogno di coraggio, oggi più che mai, e di liberarci dalla paura che imprigiona.
Concludo con una citazione del giudice Giovanni Falcone:
Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.
Greta Campolucci