di Monica Caprari
“Le emozioni rivelano meglio di qualsiasi racconto chi siamo noi e come reagiamo alla vita. Come dice l’etimologia, dal latino emovere (ex , che significa da, fuori e movère, muovere), cioè portare fuori, muovere da, smuovere, le emozioni sono reazioni a stimoli che smuovono l’azione.”
Sebbene tutti noi abbiamo sentimenti, molto spesso non li conosciamo e non li sappiamo esprimere. Molti dei nostri disagi fisici e psicologici infatti, derivano dall’incapacità di relazionarci con le nostre emozioni profonde.
Partendo dalle ricerche più aggiornate nell’ambito della neurofisiologia e delle scienze della psiche, Erica Poli, psichiatra e psicoterapeuta, indaga la potente interazione tra mente e corpo nei processi di guarigione, elaborando una “medicina delle emozioni” in grado di curarci.
Le emozioni hanno trasformato il paradigma medico e fisioterapico. Possono trasformare la nostra vita. Il potere terapeutico delle emozioni è fondamentale e ben noto alla scienza. Oggi viviamo spesso la fobia delle emozioni, cioè la paura che sentendole ci possano far perdere il controllo, indebolire e rendere vulnerabili. E invece la più grande forza sta nella vulnerabilità, non intesa come fragilità, ma come possibilità di lasciare che quelle forze, che sono forze primordiali dentro di noi, forze cosmiche, ma anche archetipiche, agiscano facendo quello per cui sono state create, e cioè far sì che noi rispondiamo adeguatamente agli stimoli e agli stress della nostra vita, selezionando le azioni e i comportamenti giusti. Se lasciamo scorrere e fluire le emozioni, queste sono come una bussola che ci aiuta ad orientarci.
Un libro empatico, illuminante e pratico, in cui veniamo guidati alla scoperta di un nuovo approccio terapeutico, grazie anche una serie di esercizi da provare in prima persona per sperimentare il potere trasformativo che le emozioni, vissute apertamente ed accolte, hanno per ciascuno di noi. Una nuova via al benessere.
“La forza vitale non è primariamente definita da uno stato mentale e non è neppure soltanto sensoriale, attiene maggiormente all’energia che anima il sistema, al flusso dinamico e armonico tra le sue componenti. Ha a che fare con la sinfonia dell’orchestra, la coerenza dei colori, la risonanza dei piani. È uno stato di integrazione nel quale la luce interna brilla al massimo. È uno stato di connessione dentro di noi e tra noi e tutto ciò che esiste fuori e ha un correlato neurofisiologico e biochimico oltre che psichico. L’esperienza della connessione ci rende vivi”
(Le emozioni che curano, Erica Francesca Poli, 2019, Mondadori)