Accade talvolta che singole tessere del reale escano dal rumore bianco del mondo e si mettano a vibrare con un’intensità particolare, anomala. Alle volte è come un piacevole frullare di ali. Altre è come una ferita che non vuole richiudersi, una domanda che attende una risposta. […] Là dove si verifica quella vibrazione si genera una sorta di intensità che, quando dura nel tempo – superando lo statuto di pura e semplice meraviglia –, tende a organizzarsi e diventare figura disegnata nel vuoto. Si direbbe che per ottenere una certa permanenza generi intorno a sé un campo magnetico, dotato di una sua geometria. Noi diamo un nome particolare a questi singolari campi magnetici. Il nome è: storie. (Alesssandro Baricco, La Via della Narrazione)
Bhè, se ci seguite, ormai avrete capito i nostri interessi.
Stare dentro la realtà, soprattutto così complessa come quella che stiamo vivendo, significa poter accedere a tutte quelle fonti della narrazione, non solo scritta, che possono permetterci, non di dare risposte, ma di avere prospettive alternative ad un pensiero uniformante. Certo è difficile cambiare la realtà se prima non se ne cambia la visione, la Weltanschauung, (cioè la “visione del mondo”, “immagine del mondo” o “concezione del mondo”) che la sottende.
Mai come oggi ci troviamo di fronte ad eventi che squarciano come pioggia di schegge impazzite la routine del nostro vivere e le certezze magari conquistate faticosamente. Che fare allora? Potremmo irrigidirci e giocare costantemente in difesa, barricare e barricarci dentro il nostro piccolo giardino, scrutando continuamente l’orizzonte in cerca di possibili ombre nemiche. La sicurezza prima di tutto!!! Oppure….
oppure potremmo osare il salto oltre il recinto ed accorgerci che aldilà esiste un giardino più grande del nostro (di cui il nostro così piccolo fa parte), ricco, fecondo,variopinto, con specie (di idee) una diversa dall’altra ma tutte con diritto di esistere, perfino le erbacce. E una volta fatto il passo, ci prenderebbe la meraviglia di scoprire che di tante non ne conoscevamo l’esistenza, ad altre che sono carnivore è meglio non avvicinarsi né toccarle, che altre profumano così tanto che non potremmo fare a meno di cogliere.
Tutte narrano dell’esistere, della ricerca di dare un senso a quel sovrappiù che ci fa umani. Una ricerca di cui tutti, nessuno escluso, siamo esploratori inesperti, bisognosi di chiedere indicazioni e mappe già tracciate. Per questo nasce κατάλογος, la pagina del nostro sito dedicata ai libri, ai film, alle serie tv, alla musica, agli artisti di qualunque arte, di qualsiasi argomento trattino.
Noi ve ne segnaleremo alcune ma che anche voi potrete proporcele, anzi, proprio questo è l’intento: una pagina che crescerà grazie al contributo di tutti. E perché non ci sfugga la meraviglia del nuovo, la sorpresa, il rischio della disillusione, κατάλογος conterrà solamente il titolo delle opere. L’esercizio infatti è proprio questo: provare a fidarsi della diversità.