Tratta da Terrore e miseria nel Terzo Reich, La moglie ebrea fu scritta da Brecht in esilio, lontano dal suo paese che stava precipitando nell’immane catastrofe della guerra. La storia è ambientata in Germania, verso la fine degli anni Trenta, quando il secondo conflitto mondiale si prepara a esplodere e la follia del nazismo sta già distruggendo l’esistenza di molte persone. Judith, una donna di origine ebrea appartenente alla borghesia tedesca, prende la decisione, sofferta e a lungo meditata, di trasferirsi ad Amsterdam per non essere d’intralcio alla carriera del marito, medico tedesco e ariano. Con Letizia Catani assistiamo al doloroso monologo della donna nel tentativo di spiegare a sé stessa davanti ad uno specchio i motivi di questa dolorosa scelta.